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Redazione
pubblicato il 30-07-2012

6 tappa: Urbino-Porto sant'Elpidio 210 KmUna dieta che ha conquistato il titolo mondiale



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E’ quella mediterranea, definita patrimonio culturale dell’umanità, esportata dall’Italia in tutto il mondo perché, scientificamente, la più salutare

6 tappa: Urbino-Porto sant'Elpidio 210 KmUna dieta che ha conquistato il titolo mondiale

Oggi il Giro attraversa le Marche dove ha sede il CERMIS, un centro di ricerca per il miglioramento dei vegetali. Ed è in questo luogo che si studiano le proprietà dei cereali, alimento base della dieta mediterranea, definita patrimonio  culturale dell’umanità ed esportata dall’Italia in tutto il mondo perché scientificamente la più salutare

La dieta mediterranea, un modello nutrizionale ispirato agli stili alimentari tradizionali dei paesi che si affacciano sul Mare Mediterraneo, è entrata a far parte  nel novembre 2010 del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Scienziati della nutrizione di tutto il mondo l’hanno studiata e hanno stabilito come essa sia la dieta che garantisce in assoluto la miglior valenza salutistica. 

Per dimostrare scientificamente il valore salutistico della dieta mediterranea venne intrapreso un esteso studio osservazionale, diventato poi famoso come  “studio dei sette paesi”, in cui vennero messe a confronto le diete adottate da sette paesi (Stati Uniti, Italia, Finlandia, Grecia, Yugoslavia, Paesi Bassi e Giappone) per verificarne benefici e punti critici in termini di salute cardiovascolare. I risultati di tale studio non lasciavano molti dubbi: più ci si scostava dagli schemi mediterranei, maggiore era l’incidenza di malattie cardiovascolari.

Lo stile alimentare individuato da tale studio, e da molte altre ricerche che l’hanno seguito, si basa sul consumo prevalente di alimenti di origine vegetale come cereali e derivati (pasta e pane integrali), legumi, frutta, verdura e olio extravergine di oliva; e su un consumo moderato di prodotti di origine animale come la carne, latticini e pesce. Nata in un’area per antiche tradizioni dedita alla coltura di vigneti, la dieta mediterranea consigli  anche un consumo quotidiano di vino in quantità moderate (un bicchiere per le donne, due per gli uomini).

La letteratura scientifica degli ultimi decenni ci può aiutare a fare delle ipotesi sulle   ragioni dell’effetto protettivo della dieta mediterranea sulla salute: innanzi tutto il fatto che tale stile alimentare prevede il consumo di alimenti a bassa densità calorica come verdura, frutta, cereali e legumi che in più assicurano un apporto di fibra che protegge dall’insorgenza di molte malattie croniche; inoltre si sono riscontrate numerose attività biologiche positive per il nostro organismo da parte di composti presenti quasi esclusivamente in alimenti di origine vegetale; basti citare due componenti che  si dimostrano fondamentali per la prevenzione di molte malattie: le proprietà dei polifenoli contenuti nell’olio extravergine di oliva e quelle del licopene presente nel pomodoro, due grandi protagonisti della dieta mediterranea.

Esistono ormai numerose evidenze scientifiche che testimoniano l’efficacia di questo modello nutrizionale non solo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari ma anche nella protezione da malattie come  cancro, obesità e diabete. La dieta mediterranea rappresenta quindi un efficace punto di riferimento per individuare e praticare un’alimentazione preventiva e protettiva,  ma anche fortemente connessa alla nostra cultura e tradizione italiana.

Lucilla Titta

 

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