Note biografiche:
- Nata a Lovere (BG) nel 1988
- Laureata in Biotecnologie Mediche e Medicina Molecolare presso l'Università degli Studi di Milano
- PhD in Scienze Chimiche, Biologiche e Sanitarie presso la Open University, Milton Keynes (UK)
Il sarcoma epitelioide (ES) fa parte di quei sarcomi definiti “ultra-rari”: colpisce meno di una persona ogni milione, prevalentemente adolescenti e giovani adulti, ma può essere diagnosticato anche in età pediatrica. Questo tumore è caratterizzato dalla perdita della proteina INI1 e dalla conseguente eccessiva attività della proteina EZH2. Le opzioni terapeutiche sono scarse, ed è difficile condurre studi clinici sufficientemente ampi (per esempio su nuovi farmaci) a causa della rarità della patologia. L’utilizzo di modelli animali di topo generati a partire dai campioni dei pazienti può essere determinante per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche. In laboratorio sono già presenti due modelli (denominati ES-1 e ES-2) che rispondono diversamente al trattamento con tazemetostat (un farmaco inibitore di EZH2) e doxorubicina (farmaco di prima linea per il sarcoma). I due modelli, inoltre, mostrano una serie di geni “attivati” in modo differente.
Obiettivo del progetto sarà analizzare i geni differentemente attivati nei due modelli animali: le analisi permetteranno di identificare i fattori responsabili della sensibilità ai farmaci nel sarcoma epitelioide, permettendo di sperimentare nuove combinazioni farmacologiche.
Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano